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TIRIAMO LE SOMME - FINAL FANTASY XV -6th ANNIVERSARY PROJECT-

So di essere fuori tempo massimo per parlare di questo gioco, Popolo della Rete, ma la necessità di arrivare a giocare e completare quanto più possibile di questo gioco era quasi obbligatoria, per me che ho atteso, come tanti, 10 anni per metterci le mani sopra. E allora, dopo espansioni, eventi speciali, Season Pass e il tanto agognato Platino, cosa rimane in me di questo Final Fantasy XV? Tanto, davvero tanto, ma procediamo con ordine. PREMESSA, il post può contenere Spoiler.



Partiamo subito con un punto negativo: Final Fantasy XV è un gioco partorito prematuro, e soprattutto mancante di tantissime componenti, sia a livello di trama che di puro e semplice Gameplay, fattori questi che rendono l'esperienza inevitabilmente smorzata: è cosa nota la mancanza di una miriade di scene in CGI utilizzate durante le varie promozioni del gioco che nel titolo erano completamente assenti, senza contare la mancanza completa di una sessione di gioco importantissima ai fini di trama e Gameplay (parlo dell'invasione di Insomnia) affidata ad un tanto bello quanto inutile Film (Kingslaive -Final Fantasy XV-) combinata ad un'attenzione assurda per dettagli insulsi e necessari a riempire quest'enorme scatola che è il mondo di Eos, altrimenti tremendamente desolato sotto molti aspetti.


In definitiva, Pad alla mano, la sensazione di ritrovarsi di fronte ad un gioco indeciso e tremendamente zoppicante è forte, tuttavia, e qui parla il fan, questo è un Final Fantasy che incarna perfettamente lo spirito che ha sempre contraddistinto i titoli del Franchise, senza tradirlo una sola volta in tutte le 100 e passa ore che servono per completarlo al 100%, uno spirito che da molto tempo mancava nelle produzioni di più alto profilo della Square Enix, e che solo un Game Director come Hajime Tabata avrebbe potuto imprimere in questa Opera, lui, che con i suoi Crisis Core -Final Fantasy VII- e Final Fantasy Type-0 ha fatto piangere ed emozionare milioni di giocatori in tutto il mondo. Anche in questo Final Fantasy XV l'epilogo smuove fortemente corde emozionali che la Trilogia del XIII aveva appena pizzicato.

I rapporti tra Noctis e i suoi compagni di viaggio sono genuini e vivi, scherzano, soffrono e combattono insieme, e insieme vincono e perdono, e a poco a poco, silenziosamente ma inesorabilmente, diventano fratelli, pronti ad ogni sacrificio pur di salvare il mondo. Perché alla fine è questo il cuore di final Fantasy XV, una storia nata dal sacrificio di un Santo divenuto Demonio, e chiusasi in un'ultima, estrema immolazione: il principe, e successivamente Re di Insomnia, comprende pian piano che il suo è un viaggio di sola andata, che la scelta della sua amata sarà la stessa che prenderà anche lui, per la salvezza dei suoi fratelli, del suo popolo, di Eos intera.
È un gioco che colpisce al cuore e forte, e che trabocca di amore verso di noi a cominciare da quella meravigliosa frase che ci accoglie ogni volta che parte il caricamento del disco, e che ci porta a versare grandi quantità di lacrime quando sentiamo, nella stanza del trono, la marcia che ci riporta alla mente tante ore passate a combattere Weapon e a cercare materiali preziosi per quell'arma precisa. E chi se ne frega se è incompleto, se manca questo o quell'elemento di gameplay, Tabata è riuscito a rifilare una tripletta emozionale non indifferente con questo capitolo.

Ed è vero, non è il Final Fantasy Versus XIII che stavo aspettando purtroppo, e non è il miglior Final Fantasy di sempre, ma è in definitiva il Final Fantasy che serviva per ravvivare quella fiamma che si stava spegnendo, e che adesso arde di nuovo, in trepidante attesa di un nuovo capitolo ufficiale.


Bene Popolo della Rete, questo è quello che in definitiva penso di questo quindicesimo capitolo di Final Fantasy, e seppur in ritardo, era una risposta necessaria a tutti i dubbi che avevo posto in questo post. Fatemi sapere cosa ha portato in voi questo Final Fantasy XV, noi ci vediamo al prossimo post. CIAOCIAO, e che la luce del cristallo possa illuminare il vostro cammino.




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